Mi030. Un sabato di idee. Il futuro raccontato da chi, nel 2013, avrà 30 anni, 6 giugno 2015, Milano

Sabato 6 giugno partecipo a Mi030

Come sarà Milano nel 2030? Come cambieranno la salute e il corpo? Quali saranno le dinamiche per l’amore e le relazioni affettive? Come si studierà e insegnerà? Quali nuovi lavori e quale tipo di rapporto con il lavoro? Che linguaggi parleremo e come comunicheremo tra noi? Queste sono solo alcune delle questioni su cui si interrogano le ragazze e i ragazzi che prendono parte a Mi030, l’evento che si tiene sabato 6 giugno dalle 14.30 alle 20.00 agli ultimi piani della Diamond Tower, in Porta Nuova.

Un pomeriggio di incontri in cui cittadine e cittadini tra i 15 e i 25 anni raccontano idee, progetti, aspettative, dubbi, timori per la Milano del 2030 – quando avranno dai 30 ai 40 anni e saranno protagonisti attivi della vita della nostra città. Ad ascoltarli alcuni esponenti della Milano contemporanea, che saranno chiamati a fornire informazioni e rispondere alle domande.

Ai piani 22, 23, 24 della Diamond Tower  ospitano i “racconti del futuro” di Milano, divisi per temi. Per ogni argomento è prevista una fase di discussione per gruppi di lavoro, una fase di restituzione delle idee più interessanti e una fase, finale e plenaria, di sintesi. L’ultimo piano, il 27esimo è un piano di riposo durante le ore di discussione e uno spazio di ritrovo e di sintesi finale a conclusione della giornata. Davanti all’ingresso al piano terra verrà allestito un “Campo base” con un maxi schermo che proietterà in streaming le discussioni che si svolgeranno ai piani alti.

I temi di Mi030 sono:
L’AMORE: come potrebbero essere nel 2030 le relazioni sentimentali, il rapporto fra femminile e maschile (ma anche le transizioni di genere), il sesso, le famiglie classiche e nuove, e anche l’amore come solidarietà sociale.
IL CORPO: il corpo è e sarà eternamente il protagonista dell’evoluzione. I temi relativi al corpo spazieranno dallo sport e alla pratica fisica, dalla salute e a tutto ciò che ci può migliorare, proteggere e curare, passando per il cibo di cui ci nutriamo, fino alla moda.
L’IMPRESA: senza il senso dell’impresa non ci sarà mai futuro. Il gusto del rischio, del rischio di impresa, in quali settori scorrerà? Quali mondi, quali saperi saprà trasformare in lavoro? Come saranno le nuove imprese individuali, e quelle condivise? Come sarà il lavoro? Se oggi abbiamo professioni che fino a cinque anni fa non esistevano e se altre più nuove spunteranno nei prossimi anni, quali saranno le professioni del futuro?
LA COMUNICAZIONE: nulla è cambiato e ancora cambierà così vertiginosamente quanto la comunicazione. Come diventeranno l’intrattenimento, i luoghi d’incontro, le tecnologie, la musica, i libri, tutti quanti i linguaggi che parliamo e parleremo?
L’EDUCAZIONE: come evolverà l’educazione, come saranno le scuole e le università? Come ci si immagina lo sviluppo della conoscenza, della cultura, della ricerca?
LA CITTA’: questa città, come possiamo farla diventare migliore di quella che è? Come vorremmo che fossero lo skyline, i modi di abitare, le case, i quartieri, le strade, i mezzi di trasporto, le infrastrutture.

Informazioni:  MI030  è gratuito. Si svolge sabato 6 giugno 2015 alla Diamond Tower (piani 22, 23, 24 e 27 ) Viale della Liberazione, 3, 20124  Milano, dalle 14.30 alle 20.00.
L’accesso ai piani alti della torre è riservato propritariamente agli under 25 .
Gli altri visitatori possono accedere alla torre fino all’esaurimento dei posti; oppure  seguire l’evento sul grande schermo  all’ingresso sulla torre, o in streaming sui social – Facebook Mi030 – , o  su YouTube

L’evento, realizzato a prodotto dall’agenzia Piano B e sostenuto da numerosi sponsor,  è promosso da un gruppo di cittadini e di imprenditori milanesi che hanno sentito la necessità di guardare la città e il mondo con lo sguardo della futura classe dirigente del 2030.

 

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Franco Fornari trenta anni dopo. L’eredità di un buon maestro

La Libertà  del 26 maggio 2015

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Evviva l’obbligo della scuola

Da Corriere della Sera – La lettura, 24 maggio 2015

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“Famiglia senza padre? Come rivalutare la figura del padre”, 29 maggio 2015, Musile di Piave (Venezia)

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“Crescere è un gioco di squadra, quando l’adolescenza è una partita dura”. Corso di formazione, 29 maggio 2015, Treviso

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Ciclo di incontri a Pontedera

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“La crisi dei riti di passaggio”, 27 maggio 2015, Milano

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Supervisione Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto, 27 maggio 2015

Mercoledì 27 maggio 2015 dalle 13 alle 14.30 tengo supervisione per gli studenti del II anno della scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto del Minotauro.

Per informazioni: Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica dell’Adolescente e del Giovane Adulto mail: scuola@minotauro.it

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Trent’anni di IPP. Seminario: “La psicoterapia degli adolescenti secondo l’analisi dei codici affettivi”, 23 maggio 2015, Torino

Julia Kristeva scrive (“Storie d’amore”, Feltrinelli, 1985) che si è vivi quando si è innamorati o si è in analisi. Collega, quindi, strettamente l’amore e la psicoanalisi. Si potrebbe sostenere che la psicoanalisi è un’esperienza fondata su uno scambio di parole tra soggetti (il paziente e l’analista), in un setting attraversato dalle vicissitudini del transfert e nel controtransfert. Mentre l’amore si esprime sì con le parole dei due innamorati, ma anche con il corpo (come dice la Genesi: “…e i due diventano una carne sola”). Si può sostenere, allora, che se l’amore rappresenta la modalità naturale specifica del trattamento della mancanza (basti pensare al mito dell’androgino e alla nascita di Eros nel Simposio di Platone), la psicoanalisi rappresenta la più sofisticata ed ancora attuale modalità culturale del trattamento della mancanza. La psicoanalisi oggi è più attuale che mai, in quanto accoglie nella stanza dei sogni la mancanza (crocevia di Eros e Thanatos), che si presenta nelle vesti del paziente nevrotico, ma anche nel soggetto “dipendente da” (sostanze stupefacenti, cibo, gioco d’azzardo), del paziente borderline, del soggetto segnato appunto, dalla mancanza d’amore. Qualcuno potrebbe osservare che nulla è sostanzialmente cambiato da quando la psicoanalisi è nata, ma noi dell’IPP pensiamo, già dal 1985 quando l’Istituto è nato, che il mondo è cambiato profondamente e con esso la psicoanalisi. I contenitori tradizionali (politico – ideologico e religioso) nel corso del tempo sono evaporati, e, nel mare in tempesta, le persone si sentono e sono più sole e sofferenti. La psicoanalisi oggi è anche questo, una barca contro corrente che ospita migranti come Edipo di Tebe, Edipo di Corinto, Narciso e altri ancora, provati tutti dal dolore. Parafrasando un grande psicoanalista: la cosa più importante da trasmettere ai pazienti è la capacità di sublimazione, intesa come interesse per la vita nonostante il dolore.

Per questi motivi abbiamo invitato per il trentennale dell’IPP (1985-2015), intorno al tema “La psicoanalisi oggi”, gli analisti che sentiamo particolarmente vicini al nostro modo di ascoltare, di pensare, di abitare la stanza dei sogni.

  • Programma

09.30 registrazione iscritti

10.00 presentazione della giornata (Claudio Grasso)

10.15 “La psicoterapia degli adolescenti secondo l’analisi dei codici affettivi” parte prima (G.Pietropolli Charmet)

11.30 coffe break

12.30 “La psicoterapia degli adolescenti secondo l’analisi dei codici affettivi” parte seconda (G.Pietropolli Charmet)

13.30 Dibattito

14.00 Conclusione lavori

Informazioni e iscrizioni: Segreteria IPP: tel: 011 597605  cell: 377 707156 E-mail: ipp@ippweb.it www.ippweb.it
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Master in Psicopatologie dello sviluppo dell’Università degli Studi di Padova: “Problematiche comportamentali degli adolescenti, 22 maggio 2015, San Donà di Piave (Venezia)

 Venerdì 22 maggio 2015 tengo  la lezione “ Problematiche comportamentali degli adolescenti”  nell’ambito Master in Psicopatologie dello sviluppo organizzato dal Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione Università degli Studi di Padova.

La lezione si svolge dalle 10. alle 13 e dalle 14 alle 19 presso la ASL10- Neuropsichiatria Infantile- NPI Via Nievo, 4 San Donà di Piave (Venezia)

Il Master in Psicopatologie dello Sviluppo forma figure professionali (psicologi e neuropsichiatri infantili) in grado di: identificare, accanto alla diagnosi, le implicazioni del disturbo e le ricadute sul piano del funzionamento; proporre interventi mirati. Le due figure professionali acquisiranno competenze sulla diagnosi clinica, sui modelli teorici di riferimento, sui trattamenti riabilitativi e sulle situazioni in cui è necessario un intervento combinato (farmacologico e riabilitativo).

Obiettivo del Master è fornire una solida metodologia diagnostica e di intervento nei confronti delle psicopatologie dello sviluppo, grazie anche alla collaborazione con la ULSS 10 Veneto Orientale (San Donà di Piave), ed in particolare con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile, dove si prevede che verranno tenute una parte delle lezioni. Nello specifico i corsisti acquisiranno conoscenze sulle tecniche di intervento riabilitative e psicoeducative efficaci in questo campo, con particolare attenzione a tecniche non espressamente affrontate dalla scuole di specializzazione (es. parent training, coping power, programmi Teacch, Denver, ABA, etc).

Informazioni: Master in Psicopatologie dello sviluppo  Segreteria Servizio Post Lauream tel. 049-8276387; mail: master.psicopatologie@unipd.it oppure lauream@unipd.it
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