Lunedì 1 febbario dalle 18 alle 20 incontro i genitori della Scuola Montessori affrontando il tema Nuovi genitori, nuovi bambini.
Nel contesto sociale attuale, caratterizzato da una elevata complessità e fluidità dei ruoli e delle relazioni sociali, ma anche da insicurezze e precarietà che rendono il futuro delle generazioni più giovani quanto mai incerto e imprevedibile, il “mestiere dei genitori” di accompagnare e presidiare la crescita dei figli si presenta come un compito sempre più difficile.
L’organizzazione di vita nelle famiglie attuali rende difficile conciliare i tempi del lavoro e della cura, le risorse e gli spazi da dedicare alla gestione degli impegni professionali e famigliari; in uno scenario socio-culturale in continua e velocissima evoluzione, padri e madri si trovano in difficoltà nel fronteggiare le molteplici domande, i dubbi e le preoccupazioni che la crescita dei figli inevitabilmente sollecita.
L’impatto delle trasformazioni economiche, culturali e tecnologiche degli ultimi 50 anni sugli stili di vita e sui modelli di aggregazione sociale genera nell’attuale generazione di genitori un senso per certi versi inedito di disorientamento, per l’impossibilità di applicare tout court all’educazione dei propri figli metodi, modelli educativi e schemi di comportamento appresi nelle proprie famiglie d’origine. Allo stesso tempo, i genitori avvertono come più che mai importante “attrezzare” i propri figli dotandoli di strumenti e competenze realmente validi ed efficaci per fronteggiare tale complessità.
Soprattutto negli anni dell’infanzia, il campo dell’educazione e quello della formazione e della didattica sono inevitabilmente intrecciati; la convinzione radicata e legittima dell’importanza della relazione affettiva ed educativa come fattore protettivo fondamentale rispetto all’insorgere di eventuali disagi futuri, rende i genitori dei bambini della scuola primaria particolarmente sensibili e motivati alla ricerca del “meglio” per il loro bambino, in particolare in un contesto elettivo come quello della scuola Montessori, e proprio per questo, maggiormente bisognosi di confronto e supporto.
In particolare, sembra importante per i genitori attuali sviluppare il tema generale ed irrinunciabile dell’ “educazione affettiva” in relazione alle modalità, dei tempi e delle peculiari declinazioni di genere con cui i bambini delle ultime generazioni affrontano i loro specifici compiti di sviluppo.
Precocemente stimolati e socializzati, dotati di possibilità scelta in numerosi ambiti delle proprie giovani vite, fruitori di risorse e padroni di competenze teconologiche inimmaginabili fino a pochi anni fa, i bambini oggi sono più che mai lontani dagli stereotipi di alcune visioni dell’infanzia, e confrontano i loro adulti di riferimento con nuovi bisogni e nuovi compiti di cura.
Fornire ai bambini stimoli e risposte adeguate a sviluppare una percezione sicura e al tempo stesso realistica delle proprie capacità, aiutarli ad interiorizzare il limite e a tollerare la frustrazione conservando intatta la propria autostima, è senz’altro una sfida di grande attualità e di fondamentale importanza per tutti coloro che si trovano ingaggiati in relazioni educative in una società ad alto tasso di complessità e di fragilità narcisistica.
Proprio per questo, l’incontro e il confronto tra adulti che a vario titolo si prendono cura dei più piccoli e ne accompagnano la crescita (genitori, educatori, insegnanti, ed eventuali altri adulti significativi) rappresenta un’occasione preziosa per arricchire lo sguardo sul bambini accogliendo punti di vista diversi, offrendo allo stesso tempo un valido supporto ai genitori che spesso vivono le preoccupazioni piccole o grandi circa il benessere dei propri figli con un forte senso di isolamento.
Il secondo incontro, dal titolo “Le sfide educative nell’era digitale”, sarà condotto da Alessandra Marcazzan, psicologa e psicoterapeuta del’Istituto Monotauro, esperta nel lavoro con bambini e preadolescenti e con i loro genitori, mercoledì 17 febbraio 2016 e dalle 18 alle 20.
Il Premio Letterario “Biblioteche di Roma” nel panorama culturale italiano, sottolinea il ruolo insostituibile che le biblioteche di una grande capitale europea, possono assumere per la diffusione della letteratura, il riconoscimento di un’editoria di qualità e la promozione di opere inedite di testi teatrali.
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